Innovazione varietale
L’innovazione è sicuramente l’aspetto più importante attraverso cui si realizza la crescita, il miglioramento e l’evoluzione in ogni settore. In frutticoltura, in questo momento particolare intriso da difficoltà fitosanitarie, economiche e di mercato, innovare è una parola chiave per potersi ritagliare un futuro. Questo è il principio che Orogel Fresco ha sempre perseguito, innovare costantemente le sue produzioni nei vari areali produttivi. Il concetto si realizza nel monitorare, visionare, valutare, le migliori novità varietali che vengono annualmente immesse sul mercato nazionale, internazionale e mondiale e dove ci siano le opportunità giuste acquisire e proporre, anche in forma esclusiva, quelle varietà e quei prodotti, che meglio si prestano a questa finalità. Tutto questo si realizza con la gestione di progetti di ricerca e miglioramento genetico, avvalendosi della collaborazione dei più qualificati e prestigiosi Istituti di Ricerca nazionale, allo scopo di ottenere materiale varietale innovativo, di alta qualità, in grado di assicurare soddisfazione a livello agronomico e vantaggio competitivo a livello economico e commerciale. Da questi progetti sono nate alcune varietà ad oggi coltivate presso la nostra base sociale come la fragola Brilla, le pesche gialle Dulcior, Dolciva. Albicocca Nirosa, susina Blak Glamour, pero Falstaff, asparago Ercole, Giove, una nuova varietà verde di Actinidia che sarà a breve licenziata. Detto questo il lavoro preponderante per pianificare ed equilibrare la produzione sulla nostra base sociale è quello di gestire i nuovi impianti con specie e varietà idonee per tipologia e caratteristica alle esigenze della nostra cooperativa.
Entrando nel dettaglio fra le varie specie alcune indicazioni di massima si possono dare in base a quelle che sono le nostre esigenze. Nell’inverno passato è stata fatta una analisi approfondita sulla capacità produttiva della nostra base sociale, per specie, varietà, territorio, età degli impianti, dislocazione temporale dei conferimenti, maglia poderale, e in base a tutti queste informazioni assieme alla dirigenza si è cercato di pianificare per i prossimi anni i nuovi investimenti, in merito alle specie all’interno della nostra struttura diamo qualche indicazione di massima, fermo restando che i soci che intendono fare nuovi impianti devono sempre essere pianificati attraverso il nostro ufficio tecnico.
Fragola: le varietà in coltivazione nel nostro areale, in confronto a qualche anno fa, sono molto aumentate, le ragioni sono note a tutti ma purtroppo questo comporta difformità qualitative e produttive che mal si sposano con le esigenze del mercato attuale, quindi la prima cosa da fare nel breve periodo è di ridurre le varietà, scegliere fra le più affidabili una varietà precoce, una media e una tardiva che siano fra di loro di tipologia simile. Il rapporto in quantità dovrebbe essere: 30% precoci 40% medie e 30% tardive, questi valori poi si modificano a seconda della quantità che abbiamo in campo aperto o sotto tunnel, ma in questo caso consigliamo espressamente nel breve periodo di limitare al massimo le produzioni di alcune varietà che il mercato non gradisce più, una di queste è sicuramente Roxana.
Ciliegio: attualmente sono da incrementare le varietà affidabili dal punto di vista produttivo e che abbiano poca sensibilità al cracking. Comunque sia i nuovi impianti devono essere protetti da (questo vale per tutte le specie frutticole) avversità atmosferiche, pioggia e insetti, molte nuove varietà sono troppo sensibili allo spacco e quindi la scelta varietale deve essere pianificata attentamente con il nostro supporto tecnico. Albicocco: negli ultimi anni questa specie è quella che si è più rinnovata aumentando anche le superfici in modo importante. Attualmente l’indicazione è di sostituire le vecchie varietà e i vecchi frutteti senza aumentare significativamente le superfici. Attenzione alle nuove varietà di colore bordò, rosso scuro, perché hanno ancora ad oggi, una qualità gustativa scarsa e una shelf life limitata.
Pesche gialle: le indicazioni di mercato degli ultimi anni ci dicono che il consumo di questa specie è ai minimi storici, Espiantiamo i vecchi frutteti e le vecchie varietà, limitando la produzione a quelle varietà più apprezzate, anche a livello di novità varietale il miglioramento genetico degli ultimi anni ha lasciato un po’ a desiderare, è una specie che è stata lasciata un po’ al suo destino, non si consigliano nuovi impianti. Pesche bianche: le nuove varietà sul mercato sono di calibro insufficiente per poter affrontare un mercato, generalmente nazionale, dove calibro e sapore sono un binomio imprescindibile. Qualche spazio potrebbe esserci su un discorso industriale che andremo a pianificarevalutando preventivamente le condizioni.
Nettarine gialle: aggiornare il prima possibile il panorama varietale, scegliere varietà possibilmente figlie di un miglioramento genetico nazionale; per avere affidabilità produttiva, danni limitati in caso di pioggia e sapori equilibrati. Tendenzialmente concentrare i nuovi investimenti sul medio precoce, medio tardivo e tardivo. Nettarine bianche: vale lo stesso discorso fatto per pesche bianche, in questo caso alcune nuove varietà si possono prestare per calibro e sapore ai mercati tradizionali del bianco, si possono investire superfici con varietà che si raccolgono nel mese di Giugno e Agosto.
Susine: il calendario delle susine è molto frammentato con produzioni a picchi alti e bassi. Occorre fare programmazione per pianificare la stagione produttiva, in modo particolare, oltre a queste difficoltà, dobbiamo assolutamente equilibrare le varietà rosse, gialle e nere lungo tutta la stagione produttiva con varietà qualitativamente valide, come la nuova e nostra varietà Blak Glamour. Con la varietà Europea Stanley stiamo sostituendo i vecchi con nuovi impianti più efficienti.
Mele: distinguiamo le estive dalle mele invernali; ci sono spazi importanti per fare investimenti sulla tipologia Gala (mele estive) con nuove varietà più colorite e cloni con colore compatto da preferire a quelli striati. Per le mele invernali rinnoviamo gli impianti vecchi e qualitativamente non più sostenibili, ci sono nuove varietà libere sul mercato molto interessanti come produzione colore, calibro, sapore, tipo Story Inored, Spazio anche per mele Fuji con nuovi cloni più stabili nel colore, le produzioni di qualità sono sempre gradite sul mercato.
Pere: il comparto pera ha prima di tutto necessità di rinnovarsi. Nella nostra struttura, una parte degli impianti è ormai a fine ciclo produttivo e pertanto il rinnovo di varietà come Abate, William, Kayser sono fondamentali. Consigliamo di investire anche su S.Maria, William rosso e in parte anche su Decana diventata ormai prodotto di nicchia. Il pero come anche le altre specie ha un bisogno vitale di ampliare il panorama varietale ormai obsoleto e troppo ripetitivo e che dura ormai da oltre un secolo con le stesse varietà.
Actinidia: specie in notevole fermento in questi ultimi anni in senso negativo per problematiche sanitarie; batteriosi, asfissia radicale, cimice, andamenti climatici particolari che in alcune zone ne determinano la produzione spesso insufficiente e qualitativamente scarsa. In senso positivo il panorama varietale si sta ampliando con nuove accessioni interessanti sia di kiwi verde che di giallo in alcuni casi anche rosso. La nostra cooperativa ha in osservazione da anni in esclusiva una nuova varietà di Kiwi verde di genere chinensis molto interessante, qualitativamente superiore ad Hayward, ottima pezzatura, attualmente presente nelle nostre zone produttive più importanti; Romagna, Lazio, Friuli, Metaponto e Abruzzo a avremo materiale sufficiente per iniziare a fare campi commerciali in larga scala per tutti i soci che saranno interessati.
Kaki: per questa specie l’arrivo di una nuova varietà come il Rojo ha rilanciato una specie in declino con impianti molto vecchi e problematiche qualitative sempre maggiori, Rojo ha rappresentato una nuova opportunità e i soci ne anno approfittato, attualmente le produzioni del Rojo Brillante superano quelle del Kako tipo e in un breve futuro rappresenteranno in termini quantitativi i due terzi della nostra produzione. Il consiglio è quello di non abbandonare del tutto il kako tipo e di continuare ad investire ancora sul Rojo Brillante, perché gli spazi commerciali ci sono.
Melograno: in questi ultimi anni gli investimenti su questa specie da parte della nostra base sociale è stata significativa nelle aree del Metapontino, Laziale e locale. A breve avremo una capacità produttiva nell’ordine di qualche migliaia di quintali, per chi fosse interessato a nuovi investimenti questi andranno programmati con la nostra cooperativa perché siamo vicini alla nostra massima capacità commerciale.
Mandorlo: per questa specie informiamo che nella area Metapontina, negli ultimi due anni abbiamo iniziato un programma di investimenti rivolti alla frutta secca con la specie mandorlo che ci porterà nel breve periodo ad una superficie complessiva di circa 50 ettari. In coltivazione ci sono diverse varietà con forme di allevamento a volume idonee per la raccolta meccanica. Raccomandiamo a tutta la base sociale prima di fare nuovi investimenti di pianificare il tutto con il nostro ufficio tecnico che darà tutte le informazioni del caso in merito alla specie da farsi, le varietà più idonee da scegliersi nelle varie aree produttive con materiali che in termini di affidabilità agronomica e qualitativa diano le maggiori garanzie.